Viaggio in Istria

La Croazia continentale incontra il Mar Adriatico in Istria, la regione a forma di cuore di 3600 km immediatamente a sud di Trieste.

L’entroterra ondulato e le fertili pianure, con i loro caratteristici villaggi in cima alle colline, gli agriturismi e gli alberghi di campagna, attragono artisti e viaggiatori, mentre la costa verde e frastagliata è amatissima da chi ama fare vacanze di sole e mare. Qui infatti sorgono sono strutture alberghiere dove il mare è pulito ed è facile trovare un posto isolato.

Viaggio in Istria

La parte settentrinale della penisola appartiene alla Slovenia, mentre l’Italia si trova dall’altra parte del mare. Nonostante ciò l’influenza dell Stivale è molto forte in Istria: infatti l’italiano è una sorta di seconda lingua, molti istriani hanno il passaporto italiano ed ogni cittadina ha sia il nome croato che italiano.

Storicamente, l’Istria fece parte del territorio italiano quando venne conquistata nel 1918, strappandola all’Austria-Ungheria.

Nel 1920 la regione venne assegnata ufficialmente all’Italia, per poi passare alla Iugoslavia nel 1947.

Tito avrebbe voluto annettere anche Trieste alla Iugoslavia, ma le forza di occupazione anglo-spagnola, nel 1945, la ridiedero all’Italia per strapparla dalle mani comuniste.

L’itinerario del viaggio ci porterà a visitare le vicine Parenzo (Porec), Rovigno (Rovinj) e Pola.

Partiamo quindi da Parenzo o Porec, località che sorge su una penisola bassa e stretta, situata a metà della costa occidentale istriana.

Questa antica città romana è il polo più importante di un vasto sistema di resort turistici.

Qui potete anche trovare la Basilica Eufrasiana, Patrimonio dell’Umanità, del VI secolo, uno degli esempi di arte bizantina meglio conservati in Europa. Gli sfavvillanti mosaici e gli autentici capolavori che raffigurano martiri , scene bibliche e arcangeli, sono tra i più affascinanti, insieme alla meravigliosa vista vista sul centro storico che si ha dal campanile della Basilica.

Tra i numerosi siti storici della città vecchia, da visitare sono le rovine di due templi romani situati a Trg Marafor, dove in passato sorgeva un foro romano.

Grazie agli itinerari ben indicati il ciclismo e l’escursionismo sono ottimi modi per esplorare la regione.

Rovigno o Rovinj, è la più importante località turistica della costa istriana.

ache se nei mesi estivi èaffollata da turisti, il paese resta uno degli ultimi porti pescherecci del Meditarraneo.

L’importante cattedrale di Sant’Eufemia, il cui campanile è alto 60 metri, caratterizza il profilo della penisola.

La città vecchia di Rovinj è racchiusa in una penisola di forma ovale. Ci sono due porti, quello che da sul mare aperto a nord, e quello più a sud, più piccolo e protetto.

Il monumento simbolo della città è, come abbiamo detto, la Chiesa di Sant’Eufemia. Costruita nel 1736, è il più grande edificio barocco d’Istria, testimonianza del periodo in cui Rovinj era un importante cenro di pesca e avamposto della flotta veneziana.

All’interno della Chiesa, dietro l’altare di destra, si trova la tomba di marmo di Sant’Eufemia , la patrona della città, martirizzata nel 304, il cui corpo, secondo la tradizione, apparve misteriosamente a Rovinj.

Da visitare anche Casa Batana, museo multimediale sul porto, dedicato alla batana, una imbarcazione da pesca dal fondo piatto, tipica della tradizione marinara di Rovinj.

Infine arriviamo i Pola o Pula.

La ricchezza di architettura romana rende Pola una tappa obbligata tra le grandi città croate.

L’anfiteatro, del I secolo, è uno dei meglio conservati e domina le vie cittadine. Interamente costruito i pietra calcarea locale, l’anfiteatro può contenere fino a 20.000 posti ed era progettato per la lotta tra gladiatori.

In estate ospita numerosi concerti e spettacoli, come il Festival del Cinema di Pola.

Nei dintorni di Pola si trova il Parco Nazionale delle Isole Brijuni, un arcipelago di due isole principali e 12 isolette al largo della costa istriana.

Le isole devono la loro fama a Tito, che le trasformò nella sua residenza privata.

Sulle isole crescono 680 specie di piante circa, molte delle quali esotiche.