Le invenzioni tecnologiche che trasformano un uomo in un superuomo

Se pensate che per diventare un supereroe dovete essere nati con una mutazione genetica, morsi da un ragno, essere arrivati da un altro pianeta o avere i soldi di Bruce Wayne vi sbagliate di grosso. Infatti, la tecnologia sta facendo passi da gigante per rendere anche il più comune degli homo sapiens un supereroe da fumetti, certo a patto di avere i soldi per comprarsi i gadget tecnologici necessari. La classifica dei dispositivi in grado di trasformare uno smidollato Clark Kent in Superman è stata redatta da Business Insider e vede al primo posto il XOS 2. Si tratta in sostanza di un armatura, sulla falsariga di quella di IronMan che permette a chi la indossa di rendere il carico di lavoro decisamente più leggero.

L’esoscheletro leggero, che con tutta probabilità farà il suo debutto sui campi di battaglia entro i prossimi cinque anni, garantirà minor fatica a chi lo indossa nel sollevare oggetti pesanti o nell’effettuare sforzi. La seconda invenzione, sviluppata sempre in ambito bellico, dagli ingegneri della Cornell University ha come obiettivo quello di far arrampicare i militari su superfici quali vetro, legno o mattoni, a mo’ di Spiderman. Nello specifico si tratta di guanti, o meglio di un dispositivo palmare che sfrutta il potere adesivo dell’acqua per creare un legame reversibile decisamente adesivo.
La terza invenzione assomiglia un po’ al mantello elfico di Frodo nel Signore degli Anelli, in quanto consiste nella possibilità di indossare vestiti che rendono invisibili. Nonostante la cosa possa sembrare impossibile (a anche un po’ stramba) Zang Xiang della UC Berkeley è riuscito, utilizzando metamateriali ( strutture artificialmente costruite che mostrano proprietà sconosciute in natura, come un indice di rifrazione negativo) ad influenzare la luce, inviandola intorno ad un materiale. L’effetto è stato nella pratica quello di creare un mantello dell’invisibilità.

La quarta tecnologia è già in via si sperimentazione in ambito militare e consiste in un fucile dotato di quello che viene chiamato “Active Denial System”, e che consiste se attivato di creare una sensazione di bruciore nei confronti dell’obiettivo. Sebbene non sia da considerarsi un’arma dannosa, ottiene il suo scopo di vedere il nemico ritirarsi e non è escluso che in un prossimo futuro potrebbe prendere il posto degli idranti nelle manifestazioni di polizia.

La quinta tecnologia prevede di vedere al di là dei muri un po’ come faceva Superman e un po’ come cercavano di fare Alvaro Vitali e Lino Banfi nella Commedia all’Italiana. Battute a parte, in sostanza si tratta di un sistema di radar penetrante che permette di vedere al di là dei muri e permettere ai soldati di sapere cosa si troveranno di fronte dopo l’ostacolo. Un po’ come accade oggi con le fibre ottime ma in maniera più efficace.

La sesta invenzione consiste in un amplificatore di suono molto potente (Long Range Acoustic Device) che montato su un mezzo militare, come un veicolo terrestre o navale produce un suono talmente forte da immobilizzare l’avversario.
Ogni supereroe che si rispetti ha poi la necessità di disporre di un super udito, come quello di Superman, e, in questo campo la tecnologia è già abbastanza avanti anche senza dover cercare soluzioni militare o dover spendere una fortuna, grazie a microfoni spia come questo.

Volare è poi il marchio di fabbrica di un vero supereroe per cui, qualora non proveniate da Kripton l’ideale è acquistare un jetpack personale, come quello prodotto da Tam il Rocket Belt.

Infine per non farsi mancare nulla, Sai ci ricorda la, Atlas Power Ascender, ovvero lo strumento che usano i militari per calarsi e issarsi velocemente ad una velocità di 10 piedi al secondo e che tante volte ha salvato Batman nelle sue avventure.