Linea Cadorna – Le trincee della Grande Guerra

Linea Cadorna – Le trincee della Grande Guerra

Sebbene le prime idee della linea fortificata denominata Sistema Difensivo Italiano alla Frontiera Nord verso la Svizzera, più comunemente conosciuta come Frontiera Nord o Linea Cadorna risalgano al 1862, fu solo nel 1871 che un progetto di linea difensiva vide la luce, per essere poi rigettato nel 1882, quando il Comitato di Stato Maggiore Generale ritenne molto improbabile una violazione dei confini nazionali attraverso la Svizzera. Ciò nonostante il progetto fu ripreso, accantonato e ripreso varie volte, fino al 1911, quando, dopo alcuni studi, le Autorità Militari affidarono, il 18 aprile, alla  Direzione Lavori Genio Militare Milano il compito di realizzare l’opera.

Linea Cadorna – Le trincee della Grande Guerra

I primi lavori si occuparono della realizzazione dello sbarramento Mera-Adda, con l’allestimento del Forte Montecchio Nord e in seguito, un pò a singhiozzo, i lavori proseguirono fino allo scoppio della Grande Guerra.

Dopo che il 24 maggio 1915 l’Italia dichiarò guerra al regno austro-ungarico, il Generale Porro sottopose al Capo di Stato Maggiore Luigi Cadorna la possibilità di un attacco dai valichi alpini al confine con la Svizzera, che avrebbe messo a rischio la zona produttiva di Milano e l’intera pianura padana.

Cadorna decise quindi di riprendere il vecchio progetto del 1882 e di realizzare una linea di fortificazioni dalle valli ossolane fino ai passi orobici. Sebbene i lavori subirono una notevole accelerazione a guerra iniziata e la direzione fu sempre affidata al Genio Militare, fu la partecipazione di oltre 40.000 lavoratori civili che consentì alla Linea Cadorna di divenire operativa, nei primi giorni del 1917. La Linea Cadorna era costituita da 72 km di trincee, 88 postazioni di artiglierie (11 in caverna), 25.000 metri quadrati di baraccamenti, 296 chilometri di strade e 398 chilometri di mulattiere, per un costo di oltre 105 milioni di lire (circa 150 milioni di euro odierni).

La linea Cadorna non fu mai effettivamente utilizzata e, dopo la sconfitta di Caporetto, venne definitivamente abbandonata. Con il passare degli anni gran parte delle fortificazioni, poste tra i 600 ed i 2.000 metri di quota, vennero fagocitate dalla vegetazione, fino quasi a sparire e solo il lavoro di Associazioni Volontarie ha permesso ad alcuni tratti di conservarsi molto bene.

E’ il caso della Linea Cadorna nel tratto di Corenno Plinio, dove sono stati recentemente effettuati ottimi lavori di ripristino del sentiero che, dall’abitato di Corenno, sale fino alle fortificazioni che avrebbero dovuto bloccare eventuali attacchi battendo col fuoco di fucilerie e mitragliatrici il tratto di strada tra Olgiasca, Dorio e Corenno Plinio.

La gita è molto facile e la si può effettuare in una mezza giornata, considerato che la località dista meno di 1.30 ore da Milano ed è adatta anche a bambini e scolaresche.

Dal piazzale antistante il Castello di Corenno Plinio, attraversare la statale, dove, una scala, custodisce un cartello indicatore delle fortificazioni. Appena saliti i primi gradini, sulla sinistra della casa, parte una scalinata acciottolata, imboccarla e, dopo poche decine di metri tenere la sinistra. Seguire il sentiero ed in una ventina di minuti si raggiungono le prime due postazioni per mitragliatrice. Da lì, sempre seguendo il sentiero e continuando a salire, è un susseguirsi di postazioni di fucileria e mitragliatrice, fino al culmine del Sasso di Corenno, ove si trovano le gallerie, scavate su tre livelli, che servivano quali acquartieramento dei soldati e deposito. La galleria superiore serve una postazione di mitragliatrice. Lungo il sentiero principale si staccano brevi sentieri che conducono ad altre postazioni di mitragliatrice. Molto affascinante la postazione a picco sopra Corenno.

Il sentiero è ampio e completamente ripristinato, dotato di gradoni di legno o sasso e conduce a tutte le postazioni del complesso che si possono visitare in un’ora, un’ora e mezza e, considerando una ventina di minuti per la salita ed una ventina per la discesa portano il tempo complessivo della gita a circa 2.30 ore. Data la brevità della gita la si può integrare con una visita al borgo medievale di Corenno.